Avere completa fiducia nella vita coltivando sempre il dubbio: il mio Mauro Sanatano Rostagno
di Majid Valcarenghi
Ricordo il primo incontro con Mauro all’Università Statale di Milano in una assemblea credo all’ inizio del ‘68 in cui venne contestato duramente dal movimento studentesco di Capanna…
Lui veniva da Trento dove a Sociologia, con Renato Curcio, aveva già organizzato le prime manifestazioni e occupazioni dell’Università. A Milano alla Statale, con la sua impronta ideologica già definita con Lenin, Stalin, Mao quelli di Trento venivamo considerati spontaneisti: studenti sprovveduti, poco meno di nemici del popolo. Così la gran parte dell’assemblea della Statale lo ricoprì di fischi, costringendolo a congedarsi riuscendo però a scandire “Voi fuori da Milano non contate niente di niente”. A me colpì subito il suo coraggio ma anche lo spirito libertario che traspariva dal suo discorso. Così decisi di aspettarlo all’uscita dell’Università e gli manifestai vicinanza e simpatia…