Editoriale di Majid Valcarenghi – Lavoro per vivere, lavoro per conoscersi
Il lavoro può essere visto come lavoro per la sopravvivenza o come lavoro su di sé per la propria crescita personale, quello che il Maestro armeno Gurdjieff usava riferendosi a chi si dedica con spirito di servizio alla ricerca della verità e anche alla crescita personale degli altri.
Non a caso, Gurdjieff parlava di Lavoro, con la elle maiuscola.
Vediamo prima come possiamo rapportarci in modo diverso, al lavoro inteso come il procurarsi i mezzi necessari per pagarsi le spese della vita quotidiana. Siamo ancora in un periodo critico a livello sociale e qui mi rivolgo ai più giovani. Abbandonate l’idea che si possa uscire definitivamente dalla crisi sperando di tornare ad un modello di società da posto fisso. E comunque non augurerei a nessuno dei nostri lettori di ripercorrere i tempi in cui l’ingresso al lavoro significava nelle speranze di molti, entrare in Fiat, in banca o in un ufficio statale. Un posto fisso per avere le garanzie necessarie per potersi indebitare a vita. Per una esistenza pagata a rate.