Re Nudo, un progetto che non è solo una rivista.
Perché Re Nudo vuole essere la rivista di riferimento di un movimento di incontro e confronto di fatti culturali, di esperienze esistenziali, di pensiero e parole che hanno bisogno per esprimersi anche di eventi live, festival, concerti, meeting, spettacoli, video, musiche, libri, gruppi di crescita. Perché la nostra chiave espressiva, di noi che facciamo il giornale, non si limita allo scrivere articoli. Pochissimi sono tra di noi i giornalisti professionisti. La maggior parte di noi sono persone che producono cultura in altri ambiti, ma che sentono la necessità di uno spazio di confronto comune, su carta, su video e nella produzione culturale live.
Un luogo dove sperimentare relazioni nuove ed originali, dove ritrovarsi e ritrovare i propri simili, dove la diversità diventa un valore. Inventare una tribù dove la tensione verso il gruppo e il movimento viene concepita come apertura globale. Uno spazio dove annusare, cercare i “liberi”, i “soli”, i “vivi” e tentare di restituire un’opportunità di dialogo a questa corrente fluttuante. Questo vorremmo fare di Re Nudo. La piazza dove i “non appartenenti” esprimono idee e forme di relazione antichissime e innovative, che rimandano la conoscenza delle “verità di fuori” (sociali, politiche) alla necessità di conoscere le “verità di dentro”. Perché il mondo interiore è l’unico abitato da chi vuole veramente “migliorare” la realtà e che, come dice Gaber, “non sa nemmeno di fare il bene dell’umanità”.
Antonio Priolo