Gratitudine
di Majid Valcarenghi
Ci sono stati, nel corso del tempo, centinaia di amici, operatori olistici, terapisti, ricercatori, editori, autori di saggi ed esperienze di vita a cui abbiamo dato spazio ed energia sulle pagine di Re Nudo. Pensando al tema della gratitudine, mi è venuto in mente di un ultimo numero di Re Nudo, che chiuderà il ciclo dei cinquanta anni, dove ridare uno spazio a coloro che ci sono stati più vicini in tempi recenti o lontani. Molti di loro sono anche lettori della rivista e quindi mi rivolgo qui per offrire a tutti l’opportunità di esserci nell’ultimo numero.
L’ultimo Re Nudo sarà destinato a rimanere per anni in circolazione e sarà una sorta di riepilogo tra le cose più interessanti che cercheremo di riproporvi.
Insomma un bel numero d’addio o meglio di arrivederci sul web, anche se, inutile nasconderlo, la carta è sempre un’ altra cosa, almeno per noi nati quando il web era una cosa solo americana.
Nel qui e ora, guardando al Re Nudo che avete tra le mani ci sono alcune cose che tengo ad evidenziare sperando davvero di non fare torto ad altri. Mi riferisco allo straordinario lavoro di Selene che adesso passa attraverso il libro che avete visto in copertina. Selene Calloni William è tra le persone più belle che mi è capitato di incontrare negli ultimi anni. Non un’altra sciamana, ma una sciamana “altra” che racchiude in sè la dimensione del Maestro di vita e insieme il rigore dell’insegnante di discipline integrali.
Un altro master piece in questo numero, sono le pagine dedicate al lavoro di Shurta con le Danze Sacre di Gurdjieff. Il maestro armeno che da sempre definisco irriverentemente il cugino spirituale di Osho, è colui che ha trasmesso questa potente disciplina al mondo intero. Shurta è la più autorevole e potente energia che ho visto in essere nell’insegnare i Movimenti e le Danze Sacre. Da Poona a Goa all’Italia, nessun insegnante riesce a contenere in sè, in un processo alchemico, insieme l’innocenza e il carisma. Un potere personale che non è parte dell’ego o della personalità, ma un potere che emerge in una sorta di trasfigurazione, nel momento in cui Shurta agisce i Movimenti.
Un pensiero di gratitudine mi viene anche per Giorgio Gaber,senza il suo input in quel lontano 1996 Re Nudo non sarebbe tornato in circolazione. E’ lui infatti che mi espresse l’esigenza di un nuovo spazio di confronto e di incontro, come propria esigenza personale.
Noterete anche che in questo numero di Re Nudo ho dedicato uno spazio più ampio alle Risposte dal Vuoto di Osho. Il primo discorso è dedicato alla gratitudine e l’altro è uno dei discorsi che quest’anno ho ascoltato a Pune nel resort di Osho, dopo tanti anni di assenza e che mi ha toccato il cuore. Parla della nostra ombra, l’ho trovato straordinario e tradotto dalla mia cara amica Kovida. E d’altra parte, in un numero di Re Nudo dedicato alla gratitudine, come poteva non esserci uno spazio speciale per il mio Maestro per cui sento la più grande gratitudine che un essere umano possa provare.
giorgigno dalfe
4 Gennaio 2021 @ 14:38
…bellissime . emozioni da riconnettersi e riviverle perchè attualissime..
giorgio