Insegnamenti che si incarnano
Che un individuo può creare la sua realtà mi era chiaro sin da quando, ormai quarant’anni fa, dal niente ho cominciato a fare l’imprenditrice e con soddisfazioni sempre crescenti. Solo che, a un certo punto, mi son vista persa nella realtà creata: ma stavo vivendo davvero quello che volevo nella mia vita?
Niente eviterà agli uomini di volgersi verso la parte ignota di loro stessi e mettersi in cammino attraverso mille prove verso questo ignoto, depositato secondo Gurdjieff come un tesoro “intatto” nel fondo del loro inconscio.
(René Zuber, Monsieur Gurdjieff, ma lei chi è?)
Ecco, penso sia stata proprio la percezione della esistenza di questa parte ignota di me, sepolta sotto infiniti strati, incrostazioni, abitudini… a spingermi a intraprendere un cammino interiore… Così cominciai a frequentare corsi, leggere libri e visitare siti sulla crescita personale (spesso con la scusa interiore che il tutto mi sarebbe servito per lavoro), finché non trovai l’Intuizione Illuminata.
Vi è mai capitato di cercare le chiavi di casa per interi minuti mentre le avevi sotto gli occhi?
È un po’ come nella vita in generale, quando con la mente siamo sempre nel passato o nel futuro a lamentarci o a desiderare qualcosa… e intanto il presente con i suoi doni, le sue possibilità ci sfugge.
Il mio cammino è iniziato il 21 marzo del 2008 (una data simbolo di rinascita – non a caso credo -). L’intento era rispondere alla domanda, sempre più pressante: “CHI SONO IO?” indipendentemente da… famiglia, lavoro, relazioni…; una domanda diventata un punto di non ritorno.
Sempre più mi appare evidente che la risposta potrà arrivare solo da uno spazio di silenzio, di vuoto.
Molte però sono le comprensioni che sono avvenute durante questo percorso, e sempre di più ho incarnato la possibilità di creare la mia realtà, sempre più si è svelato il potere creativo della mente domata, e finalmente disciplinata.
E’ nato così il desiderio di trasmettere quello che ho ricevuto, il desiderio profondo di condividere. Questo il vero motivo per cui ho aperto il Centro di Intuizione Illuminata Insegnamenti, dove è possibile sperimentare il metodo dell’Intuizione Illuminata di Fabrizio Ponzetta.
Fabrizio, al secolo Fabrizio Ponzetta, è l’ideatore del metodo dell’Intuizione Illuminata e, tra i tanti coach sorridenti e guru benedicenti del settore, mi è sembrato un vero fiore raro, con la sua sobrietà creativa.
Tanto per capirci subito e per inquadrare il personaggio, diciamo immediatamente che nel metodo dell’Intuizione Illuminata da lui creato il maestro è una sedia vuota su cui vai ad accomodarti a fine meditazione. Tanta genuinità deriva dal fatto che Fabrizio è sopratutto un artista, che ha trovato inaspettatamente qualcosa di molto prezioso dalla sua stessa ricerca creativa.
La potenza della sua presenza nei seminari la si percepisce, ma per il resto l’Intuizione Illuminata è un’opera d’arte tridimensionale di cui ritrovi a essere attore: è una rappresentazione delle leggi universali di cui tu puoi diventare, meditando, attore consapevole nelle varie posizioni percettive.
Se mi chiedessero cos’ha l’Intuizione Illuminata di più rispetto agli altri metodi di meditazione e crescita personale, io risponderei: questa capacità di farti trovare nel presente tutto ciò che cerchi.
E quanto al futuro migliore che tutti cercano, quello viene da sé quando sai chi sei e quando sai cosa vuoi, e questo può accadere, come dice Fabrizio, solo nel presente.
In particolare, nel percorso dell’Intuizione Illuminata ho compreso che c’è in me (ma forse anche in molti altri “ricercatori”) la tentazione di voler andare verso una ricerca più squisitamente spirituale, esoterica, omettendo tutto quello che possiamo ricondurre sotto il nome di PNL, ipnosi/autoipnosi… Negli ambienti spirituali c’è la tendenza diffusa a trascurare tutte quelle tecniche e discipline volte a smascherare quella folla di sub-personalità che sottilmente orientano la nostra vita, senza che ce ne rendiamo conto, dato che lasciano intatta l’immagine brillante che abbiamo di noi. Mi sono dunque resa conto che questa tentazione in realtà è una fuga, un perpetuarsi di quegli inganni della mente che, per dirla con Fabrizio, è un “far rientrare dalla finestra quello che diciamo di voler far uscire dalla porta”.
Per seguire le tecniche occorre volontà, rigore e disciplina; per la ricerca spirituale basta la mente…
Ciò che poi mi ha attratta in questo percorso è una sorta di magia intrinseca…
“Magia” è una parola dagli innumerevoli significati. Spesso ci si riferisce con magia a certe facoltà extra-ordinarie, come la capacità di vedere e pre-vedere al di la’ dello spazio e del tempo (un accesso al vasto campo dell’inconscio collettivo, già ampiamente teorizzato da C.G. Jung, e oggi approfondito da molti studi anche su basi scientifiche, comeLa mente estesa di R. Sheldrake). Fenomeni come la telepatia e l’“entanglement” ne sono un tipico esempio; ognuno di noi in potenza può sviluppare simili facoltà, ma in molte persone sono una dote innata già sviluppata. Altre volte con magia ci si riferisce a quei professionisti della (meta)comunicazione, che con tecniche ipnotiche e risorse intuitive sono in grado di trasformare le vite delle persone.
Ma, qualunque sia l’accezione di magia, è facile incontrare un grosso limite in chi la pratica: chi è colui che ha accesso ad un campo così vasto di energia e di risorse? Sa chi è? Cosa vuole e dove vuole realmente arrivare con l’utilizzo di queste doti? Quale sua sub-personalità le sta utilizzando?
Ecco, qui c’è il punto focale di tutto il percorso dell’Intuizione Illuminata, che non a caso inizia con la “Creazione di Sé”, che è al tempo stesso titolo di un libro, di una meditazione guidata e di un seminario. Filo conduttore della Creazione di Sé è la presa di coscienza gurdjieffiana che ciascuno di noi non è “uno”, ma un insieme di personalità, i cosiddetti “piccoli io”. E qui inizia anche la magia di questo percorso, che, magicamente appunto, prende alla radice ed estirpa questi “piccoli io”, che si sono creati nel corso della nostra esistenza; ciò che rimane è un unico respiro che entra ed esce. Continuando (nel percorso), si riesce magicamente ad integrare il proprio maschile e femminile (qui la potenza della meditazione dell’Intuizione Illuminata). E attraverso diverse tappe, che io ho avuto la fortuna di tradurre anche concretamente nella mia vita quotidiana e non solo nel simbolismo del rito, ciò che gradualmente e magicamente si riscopre (in sé) è la capacità di vivere creativamente nel silenzio interiore
Pubblicato nel numero 07 di Renudo