DOVE COME PERCHE’ E’ NATO QUESTO MANIFESTO di Majid Valcarenghi
Alcuni stralci della prefazione alla nuova edizione di Zen e Politica (OM Edizioni)
Quando mi arriva il messaggio di Osho, tramite il suo medico personale, una delle persone più vicine al Maestro, rimango per qualche istante interdetto quasi fossi pervaso da una resistenza a voler capire. Eppure le parole di Amrito, erano state chiare: “ Majid, Osho ha detto di scrivere il Manifesto della sua Visione”– Come scrivere io?- “Si tu” – mi risponde Amrito, quasi infastidito. (…)
Quello che stava mettendo in atto in quei giorni era l’inizio di una vera e propria rivoluzione nella sua relazione Maestro – discepolo. Da sempre, fin dal 1977 quando divenni suo sannyasin la comunicazione di Osho verso il mondo passava attraverso le sue parole. Adesso in quei giorni, per la prima volta Osho aveva chiesto a uno dei suoi discepoli di agire la sua Visione non utilizzando le sue parole e la sua immagine ma agendo in prima persona, cioè trasmettere al mondo esterno il suo messaggio attraverso la nostra esperienza, la nostra comprensione del suo insegnamento…