98. La rivoluzione energetica
L’ultima finanziaria, evocata spesso da più parti come la legge vessatoria che ha fatto perdere al governo il consenso di milioni di italiani, è anche la legge che ha dato un segnale forte per quella che si può chiamare una vera e propria svolta epocale in materia di energia. Va dato merito ai Verdi di essere stati con Alfonso Pecoraio Scanio una vera e propria locomotiva perché si ponesse tra le priorità della politica del governo la questione energetica. E per qualche mese è stato così.
In questo periodo si è svolta a Genova quella conferenza, “ Un patto per il clima”, che il premio Nobel Carlo Rubbia ha definito “una pietra miliare per il futuro dell’umanità”. In questo contesto è stata prospettata una vera e propria rivoluzione energetica chiamata “polverizzazione dell’energia”, dove si rovesciano i parametri classici del consumo energetico: ora i grandi monopoli producono energia e i cittadini la consumano. Qui si sono rovesciati i termini: saranno i cittadini a produrre l’energia . E con l’attenzione da parte del governo a non voler favorire fenomeni speculativi.
Chi si appresta a “coltivare” ettari di pannelli fotovoltaici ad esempio non riceverà finanziamenti, si finanzierà solo la produzione per l’autoconsumo. Qui sta il senso della polverizzazione. Non più un monopolio ma centinaia di migliaia di piccoli produttori, podere per podere, condominio per condominio, appartamento per appartamento. Come dice il Ministro Pecoraio Scanio nell’intervento che pubblichiamo su questo numero “bisogna passare dalle case che consumano energia a quelle che invece la producono”.
In questa legge finanziaria ci sono le condizioni perché oggi passare alle energie rinnovabili non sia più un aggravio economico.
Infatti è previsto un 30% di contributi a fondo perduto per la conversione a qualunque tipo di energia pulita. Vi sono poi alcune regioni come Toscana, Lombardia, Emilia Romagna dove i contributi del governo nazionale possono sommarsi con quelli dei governi regionali o provinciali. La Toscana addirittura si è proposta l’ambizioso obiettivo di far si che il 50% dei cittadini entro cinque anni passino al rinnovabile.
E’ in atto dunque una rivoluzione silenziosa per cercare di essere pronti ad affrontare il momento in cui non ci sarà più petrolio a sufficienza e quello che ci sarà costerà tanto denaro e tanto sangue. Molto più di adesso.
Come spesso accade e come l’I-Ching ci ricorda quando si raggiunge il massimo della crisi, può avvenire il grande cambiamento. E quindi propizio è attraversare la grande acqua.