03. COSCIENZA SCIENZA
IL FATTO NON SUSSISTE E NEPPURE LE NOTIZIE
Vi ricordate? Pagine e pagine di quotidiani che raccontavano dell’azione congiunta di carabinieri e guardia di finanza contro la comunità di Ananda Assisi in Umbria. Era il 14 del mese di gennaio 2004.
Così ricorda l’episodio Jayadev Jaerschky della comunità di Ananda Assisi “Anche nella storia e nella crescita di Ananda ci sono state serie battaglie. La maggiore, forse, si è appena conclusa. Nel gennaio del 2004, una squadra di 80 uomini armati della Guardia di Finanza ha fatto irruzione nella comunità. Hanno perquisito ogni angolo delle case. Hanno sequestrato i computer, essenziali per continuare le attività della comunità. Gli immobili sono stati posti sotto sequestro. I fondi della comunità sono stati congelati, le banche non potevano concedere prestiti e se non fosse stato per la solidarietà di tanti amici, i residenti non avrebbero neanche potuto comperarsi da mangiare. Nove persone sono state incarcerate per quattro giorni, seguiti poi dagli arresti domiciliari. Gli articoli sui giornali e i servizi televisivi, persino a livello nazionale, sono stati devastanti. Le accuse erano pesantissime: “associazione a delinquere”, “riduzione in schiavitù”, “circonvenzione di persona incapace” e “truffa aggravata ai danni dello stato”. Dal 2004 in poi sono proseguite le indagini e il 22 novembre 2008, finalmente, il giudice dell’udienza preliminare ha assolto tutti i membri di Ananda che erano sotto accusa, emettendo sentenza di non luogo a procedere perché il fatto non sussiste. Questo significa molto di più di una semplice dichiarazione di innocenza: praticamente, non c’è mai stata una qualunque ragione valida per i procedimenti contro Ananda. È sicuramente una grande vittoria.
Ma una vittoria per chi? Certo, per i membri di Ananda, finalmente liberi da un grosso peso. Questa, tuttavia, sarebbe una visione troppo personale, troppo limitata e separata. È invece una vittoria della Verità; una vittoria per tutte le comunità. Soprattutto, è la vittoria di una nuova Coscienza, che si sta diffondendo ovunque. Forse questa vittoria è persino un segno che stiamo davvero entrando in una nuova epoca della Storia: più libera, più elevata, più luminosa. Yogananda, con tutte le sue forze, diffondeva il messaggio delle comunità come una soluzione per il futuro. Il nostro futuro, infatti, ha bisogno di nuove soluzioni, e la vita comunitaria, basata su “una vita semplice con ideali elevati”, sarà certamente una chiave importante…”
Questo il racconto della Comunità di Ananda Assisi.
Noi dopo il pieno proscioglimento da ogni accusa perché il fatto non sussiste non arrivando neppure al processo tanto sono parsi inconsistenti al giudice i capi d’imputazione, avviamo una riflessione che ci riguarda tutti. Intanto voi sapete di questo proscioglimento? Non credo, se non abitate in Umbria dove qualcosa è uscito sui giornali locali.
Giustamente gli amici della comunità di Ananda festeggiano felici ma è nostro compito, sia pure col cuore gioioso per questo proscioglimento, mettere il luce quanto ancora gli oscuri pregiudizi di una cultura giuridica medioevale ha fatto si che questa comunità sia stata esposta al linciaggio giornalistico da una stampa nazionale sempre pronta a dare spazio alle fantasie giudiziarie su minoranze socialmente non accettate. Ora tutto è finito. Sotto il silenzio dei media che contano. Queste assoluzioni, anzi questi proscioglimenti non fanno notizia. E il problema etico non fa parte della cultura giornalistica.
Forse anche per questo ha senso e importanza sostenere il C.O.N.A.C.R.E.I.S. (vedi pag. 77) sia con le iscrizioni che per devolvere il 5 x mille.
Il popolo degli uomini e delle donne, il popolo degli esseri umani che vive in mezzo a questo mondo così perduto ha bisogno di strumenti, di ambiti, di tamtam.
Forse è anche per questo che esistono voci come le nostre. Ed è anche per questo che chiediamo alle personalità, agli artisti, agli intellettuali che hanno a cuore Re Nudo di aderire al Comitato dei Garanti per dare più forza e solidarietà al nostro progetto.